Ciao a tutti, come va? Questo sarà l’ultimo episodio del 2021, perché mancano pochi giorni alla fine dell’anno e quindi ho pensato che forse sarebbe stata una buona idea parlarvi un po’ della storia del calendario e del capodanno. Perché il calendario italiano e quello di molti altri paesi è composto da 12 mesi? È sempre stato così o nel corso della storia abbiamo adottato calendari diversi? Perché ogni quattro anni aggiungiamo un giorno al mese di febbraio? E soprattutto perché abbiamo scelto il primo gennaio come inizio dell’anno?
A queste e ad altre domande risponderemo fra poco, ma prima voglio ricordarvi che, per ottenere ottimi risultati dall’ascolto di questo episodio, se volete migliorare la vostra comprensione dell’italiano, espandere il vostro vocabolario ed esercitarvi sulle nuove parole ed espressioni che incontrerete oggi, sul mio sito – italianglot.com – troverete la trascrizione con una lista di vocaboli spiegati in dettaglio e un foglio di lavoro con un test di comprensione e tantissimi esercizi.
Dunque, da un certo momento in poi della storia, l’uomo ha cominciato ad avere l’esigenza di suddividere in intervalli benprecisi questo flusso continuo che è il tempo, in modo che tutti potessero avere dei chiari punti di riferimento temporali. Sarebbe stato difficile altrimenti potersi dare un appuntamento, stabilire in anticipo quando svolgere esattamente determinati eventi pubblici, eseguire i lavori agricoli nel momento giusto e così via. Tra l’altro, l’idea di suddividere il tempo in unità ben precise è stato praticamente inevitabile, visto che è la natura stessa a suggerircelo. Il tempo è fatto di cicli che si ripetono all’infinito: il ciclico